LA VIA FRANCIGENA

Sigerico, arcivescovo di Canterbury, di ritorno da Roma nel 994 la definisce per la prima volta nel suo diario di viaggio, un testo in latino con informazioni molto dettagliate sulle soste da lui fatte durante il percorso e oggi conservato al British Museum di Londra.

L’arcivescovo sostò in 79 località lungo un percorso di circa 1600 chilometri percorrendo quindi circa 20 chilometri al giorno facendo tappa fra l’altro a Roma, Sutri, San Valentino presso Viterbo, San Flaviano a Montefiascone, Santa Cristina a Bolsena, Acquapendente, San Quirico d’Orcia, Siena, San Gimignano, San Genesio, il ponte sull’Arno presso Fucecchio, Porcari, Lucca, Camaiore, Luni, Sarzana, Santo Stefano Magra, Aulla, Pontremoli, Berceto, Borgo San Donnino, Fiorenzuola d’Arda, Piacenza, Tromello, Vercelli, Santhià, Ivrea, Aosta, Bourg-Saint-Pierre, Orsières, Saint-Maurice d’Agaune, Vevey, Losanna, Orbe, Yverdon, Pontarlier, Besançon, Cussey-sur-l’Ognon, Seveux, Grenant, Humes, Blessonville, Bar-sur-Aube, Donnement, Fontaine, Châlons-sur-Marne, Reims, Corbeny, Laon, Duin, Arras, Bruay-la-Buissière, Terouanne, Sombre. Non sono menzionate le tappe sulla Manica e in Inghilterra

Da allora, i pellegrini sulle orme dell’arcivescovo Sigerico, compiono il medesimo itinerario percorrendo a piedi per 20 chilometri al giorno il cuore dell’Europa e determinando, soprattutto in passato, la fortuna strategica, artistica, militare e commerciale delle città da essi attraversate che conobbero di conseguenza un notevole progresso favorendo al tempo stesso l’attuale conformazione dell’Europa come la conosciamo.

Negli anni settanta, la tradizione dei pellegrini medievali è stata riscoperta e grazie all’impegno di studiosi, associazioni culturali e istituzioni arrivando a ripristinare il percorso originale per lunghissimi tratti. L’interesse per la Francigena da allora sta continuando a crescere ed è culminato nel 2017 con le sette regioni interessate dal tracciato che hanno firmato la candidatura dell’itinerario a patrimonio dell’umanità all’UNESCO.

Il tratto Toscano della via Francigena parte dal passo della Cisa e, dopo 394 chilometri entra nel Lazio a Ponte a Rigo attraversando territori di grande bellezza e di grandissima tradizione enogastronomica e città importanti spesso sviluppatesi proprio intorno e grazie ad essa. Rappresenta il 20% circa del tratto europeo e quasi il 40% di quello italiano.

In particolare, la parte fiorentina di questo percorso attraversa da nord a sud i territori di Fucecchio, Castelfiorentino, Certaldo e Gambassi sviluppandosi in un territorio disseminato di straordinarie testimonianze artistiche e storiche sul passato medievale e rinascimentale.

Qua sotto un link utile per pianificare una bella gita alla riscoperta di questi luoghi e nell’articolo una fotogallery sempre in aggiornamento.

Regione Toscana – Via Francigena